La Tassazione delle Controllate Estere negli Stati Uniti - Se una società americana possiede una controllata estera, trattamento fiscale e tassazione sono regolati interamente dalle norme fiscali americane sulle controllate estere di proprietà di società americane
Questo è il primo di sei articoli che trattano in maniera esaustiva la materia della tassazione delle controllate estere possedute da società americane da parte delle autorità fiscali americane
La serie di sei articoli, che comincia qui con questo articolo, e che trattano della fiscalità delle controllate estere dall'angolo visuale delle norme fiscali americane, adotta, ovviamente, il punto di vista dell'America. In questo senso nel corso di questi sei articolo "società estera" vuole sempre dire "società non americana".
La normativa fiscale americana adotta un approccio molto diverso da quello solitamente usato in Italia ed è per questo che riteniamo utile illustrare questo ramo della fiscalità americana. È infatti da notare che se la corporation americana di emanazione di una società italiana costituisce una controllata all'estero [ovvero non in America] il rapporto madre-figlia che si instaura ricade interamente sotto le norme del codice fiscale americano che regolano tale situazione.
L'analisi della fiscalità americana applicabile alle controllate estere, inoltre, la facciamo prendendo a modello il caso pratico di una società che fornisce servizi digitali perché i settori delle nuove tecnologie [cloud computing, streaming video e audio, data storage ..] si prestano ad interessanti considerazioni in tema di strutturazione delle attività economiche di impresa in un'ottica di ottimizzazione fiscale.
Nel corso dei sei articoli ci riferiamo al caso di una società che opera servizi di cloud computing, ove il cloud computing è una metafora di tutti i servizi che le nuove tecnologie hanno messo a disposizione: dal commercio elettronico, allo streaming di video e musica, ai servizi di assistenza remota, ai servizi eseguiti direttamente dai server.
Questi sono alcuni degli elementi rilevanti nel determinare il trattamento fiscale in America di business che adottano le nuove tecnologie su scala internazionale come appunto nel caso di società controllate estere possedute da società americane:
- Cloud Computing
- Commercio elettronico
- Localizzazione dei server
- Servizio eseguito dal server
- Proprietà dei server
- Rapporto tra società controllata estera [non americana] e controllante americana
- Proprietà del software installato sul server
- Modalità di assistenza al cliente
- Paese in cui viene prestato il servizio
- Paese in cui risiede il cliente
- Proprietà intellettuale del software
- Costi di sviluppo del software
- Eventuali accordi di cost sharing
Il caso di una controllata estera di proprietà di una corporation americana attive nel settore delle nuove tecnologie - Cloud Computing
Nell'economia di oggi, dominata dalle nuove dalla tecnologie, molte imprese multinazionali stanno cominciando a sfruttare a proprio vantaggio la tecnologia del cloud-computing nelle infrastrutture globali e nelle attività legate al mercato. Cosa è il cloud computing? Esistono diverse definizioni di cloud computing, probabilmente la più concisa è quella fornita dall'agenzia di ricerca Gartner, Inc., che lo definisce “uno stile di utilizzo del computing in cui capacità relative alla IT elastiche e scalabili in modo massiccio sono fornite 'in qualità di servizio' utilizzando la tecnologia di Internet con diversi clienti esterni."
Nonostante la sua rapida accettazione tra le aziende, sono poche le indicazioni su come i principi federali degli Stati Uniti di tassazione dei redditi delle persone giuridiche possano essere applicati ad aziende che lavorano nel campo delle nuove tecnologie.
Questa situazione crea un'opportunità unica per strutturare il rapporto economico succitato [quello del cloud computing in questo caso], innovativo per definizione, usando i parametri, storici e consolidati, che hanno finora guidato la classificazione del reddito in termini di carattere del reddito e fonte del reddito. Il tutto con interessanti risvolti in termini di ottimizzazione della struttura fiscale.
Per illustrare il potenziale insito nella situazione di redditi prodotti da controllate estere di società americane che forniscono servizi di cloud computing oltre confine, questa serie di sei articoli che tratteranno la materia delle controllate estere immagina il caso di una società statunitense con una filiale all'estero che fornisce servizi in cloud computing.
Immaginiamo che DC, una corporation statunitense, è società madre di un gruppo multinazionale coinvolto nello sviluppo di software proprietario per il servizio clienti e nel marketing del software ai propri clienti.
- I clienti della corporation sono vendor che utilizzano il software per aumentare le capacità di servizio clienti. Il software permette ai clienti di rispondere a richieste di routine da parte dei clienti e riduce il peso che grava sul centro assistenza clienti fisico.
- Quando il cliente finale invia una certa richiesta di routine al servizio clienti, la richiesta viene passata al software DC installato su server negli Stati Uniti, che forniscono una risposta personalizzata alla richiesta. Il software è completamente automatizzato e necessità di controllo e manutenzione minimi da parte di impiegati DC o delle sue filiali.
- Il software utilizza una proprietà intellettuale sviluppata con un "cost sharing arrangement" (CSA) tra DC e la filiale presente nel Paese A, FC. Secondo il CSA, DC ed FC si dividono il costo di sviluppo del software. DC detiene i diritti statunitensi del software, mentre FC detiene i diritti del software per il resto del mondo (ROW). Tutte le attività di sviluppo sono condotte da personale FC che si trova nel Paese A.
- DC è il responsabile dei contratti con le aziende negli Stati Uniti ed FC è responsabile per i clienti nel resto del mondo [ROW]. A scopo di semplificare, ipotizziamo che questi clienti statunitensi e ROW siano identificati. Pagando una fee di iscrizione, i clienti hanno accesso al software che permette al cliente di inviare una richiesta di assistenza. Secondo i termini di utilizzo del software, un cliente non deve avere nessun diritto di proprietà sul software che non sia la possibilità di accedervi online e di utilizzarlo per il periodo dell'iscrizione. Con il termine dell'iscrizione, i clienti perdono l'accesso e DC ed FC mantengono tutti i diritti relativi al software.
- A prescindere dalla posizione geografica del cliente finale, tutte le richieste sono esaminate da server che si trovano negli Stati Uniti. Le fee di iscrizione raccolte sono suddivise tra DC ed FC in base alla posizione geografica dei clienti finali, con DC che funge da addetto recupero crediti per FC.
- DC e FC non possiedono i server su cui si trova il software. Infatti, DC ha firmato un accordo con un Server Provider (SP) non collegato, secondo il quale l'SP acconsente a fornire la connessione dati, l'infrastruttura della piattaforma e l'hardware su cui opera il software. L'SP è l'unico responsabile dell'operatività e della manutenzione del software e risarcirà DC per eventuali interruzioni nella connessione.
- FC non ha un ufficio né impiegati negli Stati Uniti e non ha un rappresentante commerciale negli Stati Uniti. L'esercizio fiscale di FC e di DC corrisponde con l'anno solare.
- Il Paese A ha un trattato sulla tassazione con gli Stati Uniti (Trattato Paese A) attualmente in essere. Il Trattato Paese A è simile al Model Income Tax Treaty degli Stati Uniti del 2006.
Regole generali per la tassazione dei redditi delle persone giuridiche prodotti negli Stati Uniti
Non esiste una guida completa negli Stati Uniti cui rifarsi per il trattamento fiscale del cloud computing (per es. caratterizzazione, reperimento e dichiarazione dei redditi). Al contrario, il Dipartimento del Tesoro ha normalmente una politica di adattamento dei principi di tassazione tradizionali a situazioni nuove [come ad esempio il cloud nel nostro caso] anziché creare o aggiungere nuovi regimi fiscali.
Un soggetto fiscale persona fisica americana è solitamente soggetto alla tassazione federale statunitense sui redditi per tutti i redditi tassabili, a prescindere dalla fonte. Una società non americana, dall'altra parte, è di solito soggetta alla tassazione sul reddito a livello federale secondo uno dei seguenti regimi:
- un regime di tassazione netto sul reddito di impresa collegato alla conduzione di attività di commercio o business negli Stati Uniti; o
- un regime di tassazione sul reddito lordo per il cosiddetto "reddito fisso o determinabile annuale o periodico" (reddito FDAP).
Redditi del tipo FDAP [fixed, determined, annual or periodical] comprendono solitamente quasi tutti i tipi di reddito, come quelli derivanti dai servizi, ma non comprende gli utili derivanti dalla maggior parte delle vendite di proprietà. Le società non americane sono solitamente soggette a una tassazione del 30% sul lordo del loro reddito FDAP statunitense in misura non effettivamente connessa a un commercio o business statunitense. La tassazione del 30% viene normalmente ridotta in base ai trattati fiscali tra gli Stati Uniti e lo stato estero.
Società non americane che hanno una attività negli Stati Uniti [secondo la definizione di quello che il fisco americano, IRS, chiama "ETB - Engaged in Trade or Business"] in un certo momento del proprio anno fiscale sono soggette a tassazione sul proprio reddito netto effettivamente "collegato alla conduzione di commercio o business negli Stati Uniti" (è il concetto dell' “effectively connected income” o ECI come definito dalle autorità fiscali in America) con le normali percentuali che si applicano alle corporation negli Stati Uniti.
Una società non americana che abbia un ECI potrebbe anche essere soggetta a una branch profits tax statunitense del 30%. La somma delle tasse federali sul reddito tassabile prodotto in America da una società non americana, però, può essere ridotta o eliminata applicando un trattato sulla tassazione dei redditi.
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