Si aprono nuove opportunità per le aziende italiane che vogliono aprire una attività commerciale a New York.

Soprattutto per i prodotti alimentari di eccellenza e artigianali, come quelli Made in Italy, che continuano a sbaragliare la concorrenza internazionale.


In America aprire un negozio per vendere prodotti alimentari può sembrare una sfida solo alla portata di giganti con milioni di fatturato e organizzazioni multimilionarie alle spalle.

Ma gli Stati Uniti già da qualche tempo sembrano essere stanchi dei prodotti massificati della grande distribuzione e sempre più alla ricerca di prodotti alimentari particolari e di qualità.
Questo vale soprattutto nel settore alimentare, dove gli Stati Uniti d’America sono tradizionalmente uno dei mercati di sbocco più ricettivi per i produttori alimentari Made in Italy ed europei in generale.

Il progetto Urban Space per i produttori artigiani

La novità più interessante per vendere prodotti alimentari a New York è l’apertura di un grande spazio coperto che sarebbe improprio definire “centro commerciale” perché’ non è di questo che si tratta, bensì di uno spazio che si propone di aggregare attività differenti ma tutte legate da un filo conduttore: la ricerca di gusti, sapori e suggestioni artigianali e uniche.  

Il progetto è partito da Urban Space - il colosso americano che gestisce praticamente tutti gli spazi adibiti a pop-up stores  di New Square tra cui quello di Union Square Park, Columbus Circle e Madison Square Garden.

La strategia della società è come sempre innovativa e decisamente interessante.
Dopo l’idea dei pop up stores, cioè negozi temporanei che vengono aperti per pochi mesi in punti strategici soprattutto nelle grandi città, il nuovo progetto è quello di affittare un intero piano nel bellissimo palazzo Art Deco Helmsley Building, una struttura molto particolare che sta letteralmente a cavallo tra la 45 e 46 esima strada vicino a Central Park, e farne uno spazio commerciale in cui piccoli produttori artigianali potrebbero avere ciascuno un corner dedicato in cui offrire prodotti ricercati e di qualità. Gli affittuari saranno per la maggior parte gli ex-negozianti della Fifth Avenue, che non riuscivano più a reggere gli affitti in costante ascesa e hanno dovuto cedere il passo a  grandi catene.

La sfida è sicuramente interessante e andrà come sempre monitorata, dato il  precedente successo della formula pop-up non solo in America, ma in tutto il mondo. Con questo progetto la società sembra confermare lo spirito innovativo e la volontà di esplorare tutte le soluzioni che la distribuzione può offrire, un esperimento che va tutto a vantaggio dei piccoli produttori e distributori che si specializzano in prodotti di nicchia.

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